CEREMONIA E DOCUMENTI
Sposarsi in Italia significa scegliere uno degli scenari più unici e romantici. Potete spaziare da un paesaggio ricco di storia e tradizioni come Roma, Venezia, Firenze o Siena passando per la campagna Toscana e Cortona famose in tutto il mondo per l’armonia del paesaggio, per la ricchezza dei suoi prodotti di qualità, per non parlare dei colori che spaziano da tonalità calde ed avvolgenti a colori più forti e passionali. Non bisogna tralasciare le località costiere pittoresche e cariche del calore mediterraneo.
La ceremonia è il momento più cruciale di tutto l’evento. Posso aiutarvi a realizzarlo sia che abbiate scelto un rito religioso, sia civile che puramente simbolico.
Per la cerimonia simbolica la fantasia e l’immaginazione degli sposi possono sbizzarrirsi liberamente, in quanto essendo una promessa tra i due sposi non ci sono vincoli che determinano il luogo o modalità in cui deve avvenire la celebrazione.
Se si decide per un matrimonio religioso cattolico è imprescindibile il matrimonio civile prima o in concomitanza alla cerimonia (concordatario). In questo caso la celebrazione dovrà essere celebrata in chiesa, ed il sacerdote funge anche da ufficiale di stato civile. Nel caso in cui uno o entrambi gli sposi abbiano precedentemente contratto matrimonio secondo il rito cattolico devono passare per l’annullamento della sacra Rota prima di potersi sposare nuovamente in chiesa.
Per coloro che desiderano sposarsi in Vaticano si deve assolvere tutta la parte riguardante il matrimonio civile nel proprio paese.Tempi di prenotazione almeno 6 mesi.
Per una cerimonia protestante si può spaziare da una ambientazione nella bella e pittoresca campagna Toscana, in una residenza più lussuosa magari a bordo piscina, fino ad arrivare al castello, ma sempre in contesti privati, altrimenti si dovranno richiedere dei permessi speciali al comune di competenza. I ministri di culto protestante possono celebrare come ufficiale di stato civile in tutta Italia.
Per una cerimonia di altra religione, come ebraica, cristiano ortodosso a seconda del tipo di religione ci saranno delle modalità che si seguiranno a seconda della chiesa di appartenza, ma non hanno validità civile che si consiglia di realizzare precedentemente nel proprio paese.
Per il matrimonio con validità civile, la celebrazione dovrà svolgersi in comune. In alcuni casi il Comune stesso dichiara alcuni edifici o spazi all’aperto “Case comunali” dove è possibile effettuare la cerimonia.
Documenti
I documenti richiesti cambiano a seconda della cittadinanza degli sposi.
Se uno degli sposi è cittadino italiano, anche con doppia cittadinanza oppure è figlio di italiani, anche se non possiede il passaporto deve sposarsi seguendo le procedure di un cittadino italiano all’estero. Pertanto dovrà rivolgersi all’ambasciata italiana nel proprio paese di residenza per iniziare le pratiche per le pubblicazioni ed il giuramento.
Vi sono alcuni paesi, la maggior parte europei, che rientrano in un accordo internazionale (Trattato di Monaco 1980), in questo caso i documenti sono semplificati.
Per cittadini non appartenenti all’Unione Europea o non facenti parte dell’accordo del Concordato di Monaco le convenzioni variano di caso in caso; pertanto per non dare informazioni che possano risultare erronee contattateci e saremo ben lieti di assistervi nelle vostra specifica situazione burocratica.
Matrimonio cattolico con riconoscimento civile: In questo caso è necessario produrre gli stessi documenti richiesti per la parte civile mentre per la parte religiosa occorre il certificato di battesimo, certificato di cresima, aver fatto il corso prematrimoniale con il relativo nullaosta rilasciato dalla propria chiesa ed il permesso della propria Curia.
Matrimonio religioso: Un matrimonio religioso può essere celebrato da un sacerdote cattolico o da un ministro di culto di altre religioni autorizzato dal Ministero degli interni a celebrare cerimonie religiose.
Un matrimonio viene considerato valido in Italia se realizzato in forma civile o religiosa solo nel caso in cui sia presente un interprete nel caso in cui uno o entrambi gli sposi non comprendano l’italiano.
Va calcolato che indipendentemente dalla propria cittadinanza un paio di giorni prima della celebrazione bisogna passare in comune per una dichiarazione (la dichiarazione sostitutiva).